La prima piattaforma italiana di cloudworking dedicata ai professionisti! Accedi / Registrati »
L’ingegneria antisismica consente di studiare soluzioni e tecnologie atte a ridurre gli effetti dei movimenti sismici sulle strutture civili: in sostanza si occupa di progettare o adeguare gli edifici in maniera tale da renderli sicuri per gli utenti in caso di eventi sismici.
Essendo fondamentale la prevenzione in caso di calamità naturali come i terremoti, gli esperti in antisismica svolgono continue ricerche al fine di individuare materiali e tecnologie atte a rendere le strutture perfettamente rispondenti alle sollecitazioni: è il caso, ad esempio, dei dispositivi antisismici come le piastre che sollevano l’edificio dal terreno, isolandolo, oppure della diffusione di materiali leggeri e prefabbricati, come il legno che, assemblato con un sistema ad incastri, crea una struttura flessibile in grado di resistere ai terremoti. L’adozione di questi materiali comporta, inoltre, anche una minore spesa per la manutenzione, trattandosi di materiali leggeri e flessibili.
Cosa fare, quindi, per dare vita ad un manufatto che sia sicuro e resistente nel tempo?
La progettazione passa per due step: il primo consiste nella verifica della classificazione sismica del terreno su cui sorge o dovrà sorgere l’edificio oggetto di intervento, il secondo consiste nell’applicazione della normativa antisismica, volta proprio a ridurre i danni a seguito di eventi calamitosi.
La classificazione sismica del territorio (dalla Zona 1, ad alta sismicità alla Zona 4, molto bassa) fornisce una prima indicazione sulle caratteristiche del territorio; la normativa, invece, impone metodologie di calcolo e prescrizioni di cui tenere conto nell’atto di realizzazione o adeguamento sismico di un manufatto.
In Italia la normativa a riguardo è sempre in continua evoluzione e, spesso, figlia di terremoti che, negli anni, si sono succeduti in diverse Regioni del territorio, segnandole in maniera indelebile; l’ultima e più importante legge alla quale si fa riferimento nell’atto di costruzione di un edificio è il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 denominato Norme Tecniche per le Costruzioni che definiscono i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità. Esse forniscono quindi i criteri generali di sicurezza, precisano le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere.
Ciò che si chiede, quindi, ad un edificio è di resistere ad eventi sismici evitando crolli e dissesti, mantenendo nel tempo una struttura resistente, stabile e quindi sicura per gli utenti.
I materiali che più si prestano all’utilizzo in ambito strutturale e con cui, quindi, può essere realizzato un edificio sono: calcestruzzo armato, muratura e muratura armata, acciaio e legno; a seconda della scelta si avrà una maggiore o minore resistenza a trazione, a compressione, a flessione, etc.
Il rispetto della normativa antisismica è fondamentale per la realizzazione di edifici sicuri che possano resistere ai sempre più frequenti e disastrosi terremoti.
A tal proposito, il ruolo svolto dai tecnici esperti in antisismica, è quello di progettare o rendere conforme un edificio, qualunque sia la sua destinazione d’uso: che si tratta di un’abitazione, una scuola, un’industria, un centro direzionale, l’obiettivo è quello di creare un manufatto che sappia rispondere alla sollecitazioni esterne.
Gli ingegneri e gli architetti, disponibili nell’elenco dei nostri professionisti, sono tecnici esperti di antisismica che conoscono alla perfezioni le norme tecniche ma, soprattutto, le caratteristiche dei materiali e le risposte della struttura. Essi si occuperanno di:
Dopo aver effettuato tutte queste operazioni si potrà procedere con il deposito della pratica presso lo Sportello Unico in attesa del rilascio del titolo abilitativo inerente l’intervento (Segnalazione Certificata di Inizio Attività, Denuncia di Inizio Attività o Permesso di Costruire).